Bacino Idrografico dell'Arno Sottobacino del Fiume Elsa |
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ANIMALI DEI CORSI D'ACQUA Le rive del
Fiume
Elsa, del Botro degli Strulli e del Torrente Foci e le loro acque ospitano senz’altro la
fauna più peculiare della Val d’Elsa e anche quella più ricca di elementi di interesse ai fini della conservazione, altrove scomparsi o divenuti rari. Le ragioni di ciò vanno ricercate nella ricchezza di acqua che caratterizza tali corsi d’acqua in ogni stagione dell’anno e nella presenza di una
vegetazione riparia per lunghi tratti rigogliosa e ben conservata. Recentemente ha fatto la sua comparsa nelle acque delle antiche terme dei
Bagni di San Marziale e nel Fiume Elsa il
gambero rosso della Louisiana
(Procambarus clarkii); si tratta di un gambero originario dell’America
settentrionale, importato e allevato in Europa e in Italia per scopi alimentari e ornamentali. La sua notevole adattabilità alle più svariate condizioni ambientali, la resistenza agli agenti inquinanti e patogeni, l’alta prolificità unite alle abitudini alimentari onnivore e all’abitudine di scavare tane lungo le rive, lo rendono estremamente
pericoloso per l’integrità degli ambienti acquatici e della fauna ad essi associata.
Molti uccelli si concentrano lungo il corso dell'Elsa
e nei boschetti ripari, che costituiscono gli ambienti ornitologicamente più ricchi;
qui si rinvengono la
Nitticora (Nycticorax
nycticorax), la gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), il martin pescatore
(Alcedo atthis), la ballerina gialla (Motacilla cinerea) e l'usignolo di fiume
(Cettia cetti). La
nitticora è la specie più interessante: è presente lungo il corso dell’Elsa da maggio ad ottobre: ciò rende possibile la sua nidificazione nella zona; frequenta ambienti umidi di varia estensione e tipologia (fiumi, laghi, stagni, etc.) e nidifica in colonie tra la vegetazione arborea riparia; è minacciata a livello europeo dal taglio dei boschi ripari, dall'utilizzo dei pesticidi in agricoltura e dal disturbo antropico presso i siti di nidificazione. La
gallinella d'acqua è particolarmente frequente lungo tutto il corso dell’Elsa e può essere facilmente osservata mentre nuota alla ricerca di cibo. Meno frequente è, invece, il martin pescatore, che si riproduce scavando cunicoli profondi sino a un metro nelle pareti sabbiose e argillose lungo il corso del fiume; pur essendo ancora abbastanza frequente, è minacciato dall’inquinamento delle acque e dalla generalizzata perdita di qualità degli ambienti acquatici. |
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