Bacino Idrografico
del Fiume Ombrone

Sistema ecologico

 

QUALITÀ DELLE ACQUE SUPERFICIALI

      In questi ultimi secoli l’attività umana ha compromesso la capacità di autodepurazione di molti corsi d’acqua mediante scarichi fognari urbani, reflui industriali e l’uso di fertilizzanti e pesticidi in agricoltura; per questo motivo (solo di recente) sono state promulgate nuove leggi (D. Lgs 152/1999, D. Lgs 258/2000, Direttiva Europea 2000/60), che prevedono il mantenimento dello stato di qualità dei corsi d’acqua. Occorre salvaguardare le reti fluviali dall’inquinamento chimico e batteriologico, in questo modo si va a proteggere tutti quei processi biologici che sono alla base della naturale capacità di un fiume di autodepurarsi.

       L’autodepurazione avviene esclusivamente per opera dei batteri che scindono la sostanza organica scomponendola in acqua, anidride carbonica ed elementi minerali. Quando il carico organico è troppo elevato si ha uno sviluppo massivo dei batteri e, quindi, un forte aumento del consumo di ossigeno, questo fenomeno porta all’eutrofizzazione delle acque. Per valutare lo stato della qualità ambientale di un contesto d’acqua dobbiamo avvalerci di un metodo che, mediante un indice, fornisca il grado di qualità del sistema.

     La domanda che ci poniamo è: come valutare lo stato di inquinamento di un corso d’acqua? Nel corso del XX secolo sono stati elaborati molti metodi, che forniscono una diagnosi sulla qualità degli ambienti d’acqua dolce; entriamo qui nella scienza della bioindicazione. Tutti questi indici vengono raggruppati in tre grandi gruppi:

1. Indici Saprobioci: si basano su specie indicatrici di differenti categorie di qualità delle acque;

2. Indici di Diversità e di Ricchezza: si basano sul numero delle specie presenti e sulle abbondanze relative;

3. Indici Biotici: si basano sulla combinazione del valore di indicatore di alcune specie con la ricchezza in specie delle comunità.


     Gli indici Biotici sono risultati i più pratici e di più facile applicazione; in Italia è entrato nell’uso comune l’I.B.E (Indice Biotico Esteso,
Ghetti, 1997), che classifica i corsi d’acqua in base alla presenza di bioindicatori. La metodologia prevede un campionamento dei macroinvertebrati bentonici mediante un retino immanicato a maglie fitte (21 fili/cm). Successivamente, in laboratorio si passa alla fase di determinazione sistematica mediante un binoculare stereoscopico. Il riconoscimento degli organismi viene effettuato a livello di famiglia e genere, che sono convenzionalmente definite come Unità Sistematiche.

     Il valore dell’Indice Biotico viene definito utilizzando una tabella a doppia entrata, dove nella prima colonna a sinistra sono riportati gli ordini delle diverse classi, che costituiscono la comunità dei macroinvertebrati (i vari ordini di macroinvertebrati sono disposti dall’alto verso il basso secondo una scala di sensibilità all’inquinamento), la seconda entrata è rappresentata dal numero di unità sistematiche rilevate complessivamente durante il transetto.

     L’intersezione dell’entrata verticale e quella orizzontale individua una casella della tabella, alla quale è assegnato un numero e un colore. Il numero corrisponde al valore di I.B.E. e, in riferimento ad una seconda tabella, ci permette di definire la classe di qualità e il relativo giudizio sintetico.

  Conversione dei valori IBE in Classi di Qualità
Tabella 1. Conversione dei valori IBE in Classi di Qualità, 
con relativo giudizio e colore per la rappresentazione in cartografia.

     Il colore collegato a ogni classe di qualità viene poi riportato su apposita cartografia, in modo da rendere facilmente comprensibile il dato relativo alla qualità biologica dell’acqua, anche a un pubblico non esperto.

      In sintesi, l’applicazione dell’I.B.E. consente:

  • di fornire un giudizio sintetico e di facile interpretazione sulla qualità complessiva dell’ambiente fluviale;

  • di esprimere un giudizio complementare al controllo fisico e chimico, verificando l’effetto d’insieme prodotto dalle cause inquinanti;

  • di individuare e quantificare gli effetti di scarichi saltuari o accidentali di sostanze inquinanti, difficilmente rilevabili con altri metodi se non si campiona nel momento dello sversamento;

  • suddividere i corsi d’acqua in classi di qualità contraddistinte da diversi colori, che si alternano per tutta la lunghezza del corpo idrico: dalla sorgente alla foce.

     Nella valutazione della qualità ambientale, oltre all’utilizzo degli indici di stato, si devono utilizzare altri metodologie volte alla stima dei residui (composti inquinanti); si ottengono così dati di tipo qualitativo e quantitativo sulla contaminazione da diverse classi di contaminanti.

     Il tratto iniziale del fiume Merse è interessato da una forte precipitazione di idrossidi di ferro, dovuta sia alle caratteristiche geochimiche e idrogeologiche dell'area, sia a fenomeni legati all'attività di estrazione della pirite, rimasta produttiva fino a pochi anni fa. Gli idrossidi di ferro decantando sul letto del torrente provocano una riduzione del numero di taxa di macroinvertebrati bentonici (in particolare di Efemerotteri e Tricotteri). Nella Tabella 1 sono riportati le classi di qualità dell'I.B.E. per il fiume Merse e suoi maggiori affluenti (Balocchi, 2000) (confrontare con la Tabella delle classi di qualità per valutare il grado di inquinamento):

CORSO D’ACQUA

LOCALITA’

CLASSE DI QUALITA’

Merse

Boccheggiano – tratto iniziale

V

Merse

Vene - Ciciano

IV

Merse

Magoncina – Ingresso T. Feccia

III

Merse

Dal T. Feccia all’Ombrone

II

Torrente Feccia

Tratto iniziale

I – II

Torrente Gonna

-

I

Torrente Rosia

Prima del centro abitato di Rosia

I

Torrente Rosia

Dopo il centro abitato

III

Torrente Farma

-

I - II

Tabella 2. Classi di qualità I.B.E. Fiume Merse e suoi maggiori affluenti (Balocchi, 2000)

     Nella valutazione della qualità ambientale, oltre all'utilizzo degli indici di stato, si devono utilizzare altre metodologie volte alla stima dei residui (composti inquinanti). Si ottengono così dati di tipo qualitativo e quantitativo sulla contaminazione da diverse classi di contaminanti.

 

  Acque superficiali

 

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