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      TERRITORIO, PIANIFICAZIONE E TUTELA AMBIENTALE
       	     Quando si parla di 
		tutela del territorio si deve tener conto, a grandi linee, di tre temi principali: 
      
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      il rischio geologico, geomorfologico e idraulico;  
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      la qualità e la disponibilità delle acque superficiali e sotterranee;  
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      l’impatto esercitato dall’uomo.  
       
      
           Tralasciando il rischio geologico e geomorfologico, non meno importanti ma richiedenti un lungo e accurato lavoro di dettaglio, vengono di seguito illustrate alcune caratteristiche del
		
        
		Fiume Elsa e del suo bacino che, insieme a una miriade di ulteriori dati, sono importanti per una 
		buona pianificazione territoriale e non meno informazione collettiva: 
      
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il Fiume Elsa, ai sensi della
			 D.C.R. n. 230/94 (Delibera Consiglio Regionale), viene classificato come 
			Ambito AB, cioè comprensivo di un ambito A, definito “di assoluta protezione del corso d’acqua” e che corrisponde alle aree comprese nelle due fasce della larghezza di 10 m. adiacenti al corso d’acqua, misurati a partire dal piede esterno dell’argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda e un ambito B, comprendente le aree potenzialmente inondabili, che possono essere necessarie per gli eventuali interventi di regimazione idraulica tesa alla messa in sicurezza degli insediamenti. La stessa Delibera contiene i vari vincoli presenti all’interno di questi ambiti;  
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per quanto riguarda la vulnerabilità degli acquiferi all’inquinamento, il bacino in esame è suddiviso in 4 classi di vulnerabilità intrinseca (elevata, alto-media, medio-bassa, bassissima o nulla) in percentuali più o meno uguali. Sovrapponendo alla carta della vulnerabilità intrinseca i CdP (Centri 
			di Pericolo),  si ottiene la carta della vulnerabilità integrata, che costituisce parte integrante della documentazione che deve essere allestita ai fini di una corretta e adeguata programmazione territoriale;  
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dal monitoraggio eseguito nell’anno 2002 su tre stazioni di campionamento, due hanno un 
			SECA  di classe 3 (sufficiente) e
      uno di classe 4 (scadente). Da notare che la classe peggiore è presente alla quasi confluenza con il 
			Fiume Arno, dopo che il Fiume Elsa ha percorso e 
			attraversato importanti zone di attività agricole, commerciali e industriali.  
       
      
       
        
      Figura 2. Stato Ecologico del Fiume Elsa, tratto da: Monitoraggio corsi d'acqua della Toscana, Anno 2002, Regione Toscana e ARPAT, a cura di S. Cavalieri e M. Mazzoni
        
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