Bacino Idrografico
del Fiume Ombrone |
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VALLI DEL FARMA-MERSE
Questa zona fa parte di un sistema di aree protette istituito dalla Provincia di Siena per tutelare i settori più naturali del bacino fluviale Farma-Merse
(Riserve dell’Alto-Merse, Basso-Merse e Farma, Riserva La
Pietra); questi due fiumi vanno a confluire nel
Fiume Ombrone. Tale ampia zona varia molto dal punto di vista geologico, troviamo infatti substrati silicei (Gruppo del Verrucano), ofioliti, diaspri e calcare cavernoso, che si rispecchiano nel differente sviluppo della vegetazione. Segnaliamo alcune delle più interessanti formazioni vegetali.
Lungo i corsi principali (Torrente Farma,
Fiume Merse), la cenosi sopradescritta occupa la porzione più prossima all'acqua, su materiale grossolano e normalmente sommerso durante i periodi di piena. Nella porzione più arretrata, si rinvengono invece formazioni con strato arboreo dominato da
Alnus glutinosa, a cui si accompagnano
Fraxinus angustifolia ssp. oxycarpa (Frassino meridionale, specie SE Europea, in passato molto diffusa nelle pianure alluvionali e lungo i corsi d’acqua e oggi in via di scomparsa in molte regioni italiane),
Carpinus betulus,
Populus tremula,
Quercus cerris,
Acer campestre; tra le specie arbustive dominano nocciolo (Corylus
avellana), Rubus caesius,
Cornus mas,
Euonymus
europaeus. Interessante è, inoltre, la presenza di piccoli lembi di boschi di Farnia
(Quercus robur), una quercia non molto comune e simile alla roverella, ma la foglia è priva del picciolo fogliare e caratteristica di terreni freschi e fertili, presente nei pressi di
Casa Ferriera e Podere Campalfi.
Queste cenosi sono distribuite su terreni poco evoluti, originatisi su rocce silicee del
Verrucano, costituendo la vegetazione delle cesse parafuoco e dei terreni percorsi più o meno recentemente dal fuoco. In varie zone queste formazioni sono state rimboschite a pino marittimo
(Pinus pinaster), come nell’area di Monticiano.
Nelle difficili condizioni ambientale dello sperone roccioso trovano le condizioni favorevoli per la crescita di alcune interessanti emergenze floristiche:
Lupinus graecus: pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Leguminose, con distribuzione Est-Mediterranea (Grecia, Albania, Jugoslavia meridionale e Italia peninsulare).
È nota per la flora italiana solo dal 1989 ed è stata rinvenuta nel Lazio, in Calabria e Toscana. La stazione localizzata presso
La Pietra, di recente scoperta, è la più settentrionale del suo areale di distribuzione.
L. graecus predilige gli incolti aridi, garighe, margini boschivi e nella riserva de
La Pietra costituisce una popolazione di alcune decine di individui;
Asplenium septentrionale: piccola felce, rara nell’area mediterranea e a distribuzione circumboreale, che rappresenta una specie tassonomicamente isolata e comprensiva di due sottospecie:
subsp. caucasicum (del Caucaso occidentale, Turchia nord-orientale e Pakistan) e
subsp. septentrionale (delle rimanenti regioni boreali). Si tratta di una
specie silicicola diffusa su rupi e muri; nella riserva la si rinviene sulle rupi ombreggiate della Pietra; è presente nell’Italia settentrionale e scende fino all’Appennino Tosco-Romagnolo; la si ritrova, inoltre, in Basilicata, Sardegna e Sicilia.
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